I flan del Fanfaron

Chiacchiere da bar socialmente irresponsabili

Sunday, June 25, 2006

Quest'uomo merita rispetto


Willem Breuker sembra un boscaiolo olandese fuori di melone appena scappato di casa. E un po' nomade clochard lo è davvero. Dice il Breuker, classe 1944: "Non ho mai studiato uno strumento in vita mai. Perciò sono diventato un polistrumentista". Il che è già un bel biglietto da visita. Il syo Kollektief, a metà tra un'orchestra, teatro e una comune anni 60, è una banda di geniacci della musica improvvisita. Fondato nel 1974, l'ensemble gira randagio per i quattro angoli del mondo. In repertorio esilaranti rivisitazioni di compositori classici, temi circensi, canzoncine popolari e musiche da film. Breuker si descrive così: "Non cerco di essere buffo. Scrivo e suono solo quello che sento. Se poi il pubblico ride è un incidente piacevole! La mia musica prende in contropiede e la gente scoppia dalla risate. Beh e io faccio altrenttanto".
Bravo Breuker. Ti ascolterò con piacere.

Sunday, April 16, 2006

Brindisi alla primavera

Perlage fresco e scanzonato, violini a cielo aperto e una buona dose di swing: un aperitivo leggero e pazzerello. Sondre Lerche è un ragazzotto ventenne di quel di Bergen, cittadina norvegese adagiata tra verdi colline che si protrae con un lungo fiordo verso il brit-pop del Regno Unito. I suoi primi due Lp, "Face Down" e "Two monologues", ricordano la luce chiara del risveglio dopo mesi di letargo nordico. Un po' Beatles e un po' Jeff Buckley, ma con più grazia ammiccante. Da accompagnare con un Vermentino dei Colli di Luni.

www.sondrelerche.com/

Friday, March 31, 2006

Ai pedali più svelta di Bartali

Il jazz al femminile è ricco di sorprese. Tanto che si meriterebbe una rassegna dedicacée, organizzata in qualche grande città, per sedurre una volta per tutte neofiti e swinger incalliti. Non solo voci. Ma anche strumentiste di puro talento con personalità da vendere. Così è per Barbara Dennerlein, virtuosa organista tedesca che registra da una ventina d'anni Lp per la propria etichetta, la Bebap Records, come per la prestigiosa Verve. Sull'hammond B3 la Dennerlein fa praticamente tutto quello che le pare. Vertiginosi fraseggi funkettusi o meditabondi blues del Mississipi. Il risultato è lo stesso: un groove che non ti toglie gli occhi di dosso e le anche che vanno per conto loro. Il tutto condito da spruzzate di contemporary music, ovvero quel gusto sofisticato Ecm che appassiona grandi e piccini radical chic.
Da ascoltare sorseggiando un buon Passito.

http://www.barbaradennerlein.com/

Wednesday, March 29, 2006

Una cantante di poche parole


Forse ci siamo. A cinque anni dall'uscita di April, primo e unico disco a sua firma pubblicato da Ecm, Susanne Abbuhel ci riprova. La trentaseienne cantante-compositrice svizzera, che divide il suo tempo tra Amsterdam e Bombay studiando le mille sfumature della musica indiana, sarebbe sul punto di lanciare un nuovo gioiello su Cd. Jazz d'avanguardia, off course. La parsimonia è il suo tratto distintivo anche di fronte a microfoni e spartiti. Since feeling is first è un'ode solitaria di rara bellezza. Negli altri brani l'accompagnamento rimane minimal: giusto un trio rarefatto da cui spunta qua e là un discreto sax soprano. Un canto vellutato e musica in bianco nero di fascino profondo.

http://www.susanneabbuehl.com/

Sunday, March 26, 2006

Eu gosto muito

Non mi raccapezzolo. I miei orifizi uditivi hanno tirato a campare tutti questi anni senza che una singola nota cantata dalla vocalist portoghese Jacinta sia balzata dalle mie parti. Affare indegno. Perché a cantora sa il fatto suo. Brillante e potente nell'omaggio a Bessie Smith, assistita peraltro da un quintetto formidabile e da due occhi pieni di azzuro, si piazza tra le più interessanti e dotate musiciste degli ultimi anni. Così la swinger d'oltre Tejo si trova a proprio agio -come farfalla a primavera -nell'album The girl from Bossa. Peccato per il successivo tentativo di scalata alla vette monkiane: lì il tributo diventa grottesco. La voce perde spessore, il groove è senza mutande e il soul si spiaccica sulla tappezzeria. Monk lo suona solo Monk. Punto e basta.
http://www.jacintaportugal.com/

Saturday, March 25, 2006

Al posto del cuore

Riceviamo, pubblichiamo e volentieri rispondiamo.

Caro Obolo,
ti scrivo con una coperta in testa e tutta stretta nel mio golfino d'angora per riscaldarmi dai brividi d'amore. Con le prime gemme di questa ritardataria primavera torinese fioriscono in me nuove pene d'amore. Sto da 32 anni con un uomo. Non ci siamo mai sposati perché ho due amanti da 16 anni. E ora mi sono presa una cotta, corrisposta, per una mia giovane allieva. Sai sono un'insegnante di diritto della scienza. Non so più come comportarmi. Questa situazione è ingestibile. La mia sensibilità mi porta ad amare e non riesco a rinunciare a nessuna passione. Mi rivolgo a te perché Gramellini non mi risponde.
Ciao Benedetta

Cara Benedetta, la promiscuità è un valore. Non c'è nulla di cui vergognarsi. Devi solo saperti organizzare. Se tutta la combricola dei tuoi amori non è disposta a condividerti nello stesso letto, beh peggio per loro. O te ne trovi altri e costituisci un harem alla luce del sole. Oppure continua a mentire. A me francamente la tua storia non interessa, ma è l'unica che è arrivata al "Posto del cuore".

adieu

Sunday, March 12, 2006

Canta norske che ti passa


Perché mi piace il rock norvegese? Kristin Asbjørnsen ha la risposta. Chiedete a lei.

http://www.dadafon.com/

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